PRADO ITALIANO
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Io prendo Gesù come mio Maestro. Voglio ascoltarlo e seguirlo non da lontano ma il più vicino possibile.
L’Associazione dei preti del Prado ( da cui pradosiano) è frutto di una Grazia concessa dallo Spirito Santo, nella persona di Antonio Chevrier, un prete della diocesi di Lione, in vista della evangelizzazione dei poveri. Antonio Chevrier nasce a Lione il 16 aprile 1826 e muore a Lione il 2 ottobre 1879. Fu beatificato nell’ottobre del 1986, sempre a Lione, da papa Giovanni Paolo II
Meditando il mistero dell’Incarnazione la notte di Natale 1856 Antonio Chevrier ricevette una luce particolare che avrebbe orientato tutta la sua vita. “E’ stato meditando la notte di Natale sulla povertà di Nostro Signore Gesù Cristo e il suo abbassarsi tra gli uomini, che ho deciso di lasciare tutto e di vivere il più poveramente possibile E’ stato il mistero dell’ Incarnazione che mi ha convertito”.
Egli é il fondatore del Prado, ossia una Associazione sviluppatasi nel tempo in tutti i continenti, soprattutto vicino alle popolazioni più povere, agli operai delle periferie e agli emarginati. Ecco come presentava lui stesso lo scopo dell’Associazione: “Siamo lì per questo: conoscere Gesù Cristo e il Padre suo e farlo conoscere agli altri” (dalle Costituzioni, n. 1-4)
Al Prado, inoltre, apparteneva il primo vescovo-operaio Mons. Alfred Ancel. Un prete deceduto a cinquantatré anni, in periferia di Lione, in Francia. Egli affermava che:
Il sito vuole rispondere alla domanda: Quale spiritualità ha sostenuto e sostiene questa Associazione? e, in più, vuole illustrare l’attività dei pradosiani nel mondo, per permettere a chiunque di mettersi in contatto con i responsabili della Famiglia pradosiana e tenersi aggiornato sul suo cammino in Italia seguendo anche la pubblicazione della Rivista. Cliccando di seguito puoi accedere al Prado internazionale con sede in Francia.
PREGHIERA DI PADRE CHEVRIER
O Verbo! O Cristo!
Come sei bello!
Come sei grande!
Chi saprà conoscerti?
Chi potrà comprenderti?
Fa, 0 Cristo,
che io ti conosca e ti ami!
Poiché tu sei la luce,
lascia che un raggio di questa tua luce divina
invada la mia povera anima,
affinché io possa vederti e comprenderti.
Metti in me una grande fede in te,
affinché tutte le tue parole
siano per me altrettante luci che mi illuminano
e mi facciano venire a te e seguirti
per le vie della giustizia e della verità.
O Cristo! O Verbo!
Tu sei il mio Signore e il mio solo ed unico Maestro
Parla, io voglio ascoltarti
e mettere in pratica la tua parola.
Voglio ascoltare la tua divina parola
perché so che viene dal cielo.
Voglio ascoltarla, meditarla, metterla in pratica,
perché nella tua parola
c’é la vita, la gioia, la pace e la felicità.
Parla, Signore,
tu sei il mio Signore e il mio Maestro,
e io voglio ascoltare solo te.